Omelia Don Carlo 13 febbraio 2019


Omelia 13 febbraio 2019

“Nulla da fuori rende impuro l’uomo”.

Purezza, integrità o contaminazione, disintegrazione dell’io non dipendono da niente di esterno, ma dall’interno.
Questa è la rivoluzione di Gesù che riporta il baricentro dell’uomo dentro l’uomo. E ti dice che tu non dipendi dall’esterno, ma dal cuore che hai dentro.
Che tu sei protagonista della tua felicità e della tua infelicità.
Niente ti disintegra, niente ti distrugge, se tu sei protagonista, se tu deleghi a qualcos’altro, a qualcun altro, sei fatto fuori. Questa è una rivoluzione nel mondo antico come in quello di oggi. Perché nessuno ci credeva e ci crede veramente alla libertà.
Siamo tutti fatalisti: c’era sempre qualcos’altro, nell’antichità, che decideva la felicità e il destino dell’uomo: c’era il fato, c’erano gli dei, c’erano gli astri… anche oggi l’astrologia, il carattere, come sono fatto, per come è fatto quello lì…
Terribile il proverbio greco:
ἦθος ἀνθρώπῳ δαίμων – (ethos anthropo daimon), “il carattere di un uomo è il suo destino”.
Sei fatto così, te lo tieni per l’eternità. Oggi dicono che c’è la salute, la psicologia, c’è la società…
C’è sempre qualcos’altro su cui scaricare lamenti e delusioni. Questo è il fatalismo che toglie il respiro, che blocca, e vedi la gente ferma, inchiodata.

Che cosa può svegliare il cuore a diventare protagonista di se stesso?
Dice il salmo: ”Mandi il tuo spirito e sono creati e così rinnovi la faccia della terra”.
È lo spirito di Gesù risorto che ricrea lo spirito dell’uomo e rinnova la faccia della terra. Perché? Perché Gesù è l’unico io veramente sveglio, l’unico io protagonista di se stesso.
Gesù è il combattente della sua felicità, non la delega a nessuno. Dice: “Io penso, Io voglio, Io decido, Io combatto per me”.
Questa è una rivoluzione anche nel mondo di oggi che è un mondo di “vorrei, mi piacerebbe, faccio fatica, sto male, sono disagiato…”
Oppure, quante volte: “Ma perché mi è dato il desiderio se poi dopo non c’è la risposta già cucinata lì davanti?”
Terribile.
Lo spirito di Cristo si domanda a Cristo, non si compra.
Ma questa è la domanda decisiva, perché tu puoi domandare tutte le mille grazie che si chiedono nei santuari, va tutto bene, mica è sbagliato andare a domandare di trovare marito alla Madonna di Montenero, dicono che è specializzatissima! Si può chiedere tutto – va bene! -, i santuari sono pieni di “per grazia ricevuta”.
Ma se non hai lo spirito di Cristo, non te ne fai niente di queste etichette.
Ma se hai lo spirito di Cristo che ti rende combattivo per la
tua felicità, hai sempre tutto.
Dove ci raggiunge? Dove ci investe lo spirito di Cristo? Dov’è che vediamo rifiorire, pieno di vibrazione, di protagonismo il nostro io?