Omelia Don Carlo 13 dicembre 2018


Omelia 13 dicembre 2018

“Fra i nati di donna nessuno e più grande di Giovanni Battista.”

Perché Giovanni è il profeta, cioè l’uomo che indica Dio, che è il destino del cuore umano. Un uomo se non tende a Dio, non lo cerca, non spende la vita per cercare Dio non è veramente uomo.
Il profeta è l’uomo che gli indica la strada. E se l’uomo ha una strada è utile il suo cammino, ma senza il profeta la vita è inutile: fai, fai, ma, al di fuori della strada, non vai da nessuna parte.
Giovanni è il più grande perché, non solo indica Dio, che Dio esiste, ma lo indica a dito: “Ecco!” Lo indica presente! Te Lo fa vedere lì, te Lo rende prossimo, puoi vederne le tracce, inseguirLo, andarci a casa Sua! Come quel giorno all’ora decima.
Ma Giovanni “è il più piccolo nel Regno dei Cieli”, perché il più piccolo è più grande di Giovanni, perché Giovanni indica Uno fuori di sé, che lui poi non seguirà, non era stato chiamato a quello. E quando in prigione dovrà dire: “Ma sei Tu quello che deve venire o è un altro?”, resta come un ultimo vuoto, un’ultima domanda, prende le distanze. Dirà a un certo punto: “Lui deve crescere e io diminuire”, mi devo allontanare, perché tutta la gloria è per Lui, una gloria data a me ruberebbe qualcosa alla Sua.

Il santo Cristiano è l’opposto di questo!
Non indica Uno fuori di sé, ma Uno dentro di sé, nella propria carne! Un Dio che ha fatto irruzione nella sua vita e lo ha trasformato ed è presente in lui!
Non dice: “Ecco là, ecco qua”…”vieni con me!”, Lo vedi in me, Lo trovi in me! Ti faccio compagnia io, Lo possiamo condividere.
Il profeta ebraico deve diminuire per non rubare gloria a Dio, il Santo Cristiano dando gloria a se stesso dà gloria a Dio; la gloria di Dio coincide con la gloria dell’uomo, “vivens homo gloria Dei”.
Questa è la differenza! Il Santo Cristiano, Dio ce Lo ha addosso, una prossimità, una intimità inaudita: Dio si percepisce nella vibrazione della carne di quell’uomo.

Noi siamo stati chiamati non a parlare di Dio, non a indicarLo lontano, ma a vederLo nella nostra umanità cambiata, trasfigurata da Lui.
Dove Lo vedi? Nella tua carne! In che cosa ti senti cambiato da Lui? Dove vedi fiorire la tua umanità per la Sua Presenza?